diarrea del viaggiatore

La diarrea del viaggiatore è una sindrome caratterizzata da diarrea di intensità ed insorgenza variabile, che colpisce le persone che si trovano in viaggio o sono appena rientrati da un Paese in cui le condizioni igienico-sanitarie non sono ottimali. Attualmente, le mete considerate più a rischio per contrarre questa sindrome sono i Paesi in via di sviluppo dell’Africa, del Medio Oriente, dell’Asia tropicale e di alcune zone dell’America Latina. E’ un disturbo molto frequente, che mediamente colpisce ogni anno il 20-30% dei viaggiatori internazionali.

Dal punto di vista clinico, la diarrea del viaggiatore è caratterizzata da feci scarsamente formate e talvolta completamente liquide, di colore chiaro giallastro, ma che generalmente non contengono tracce di sangue. Il numero di evacuazioni è variabile, ma non è inferiore a 3 al giorno, talvolta anche con più di 10 evacuazioni giornaliere, anche notturne. Molto frequentemente, si associano dolori addominali crampiformi, talvolta di notevole entità, che tipicamente precedono la scarica diarroica.

La diarrea del viaggiatore è tipicamente causata dall’ingresso nel tratto digerente di uno o più microrganismi patogeni, cioè batteri, virus o protozoi che danneggiano direttamente le cellule intestinali (enterociti) e verso cui il sistema immunitario umano produce normalmente una reazione immunologica che esita nella secrezione di acqua da parte degli enterociti, con il fine ultimo di eliminare il più velocemente possibile il microrganismo patogeno con le feci. E’ questo il caso di batteri come E. Coli enteroinvasivo, E. Coli enterotossigenico, Salmonella spp., Shigella spp., Campylobacter spp.; protozoi come Giardia Lamblia o Cryptosporidium parvum; virus come i rotavirus o gli enterovirus.

Non è però sempre necessario che sia un microrganismo patogeno a causare questo tipo di problema, dal momento che è molto frequente che gli esami della coprocoltura e del coproparassitologico possano risultare negativi in un paziente con diarrea del viaggiatore. In questo caso, è semplicemente l’ingresso all’interno del microbiota intestinale di alcuni batteri non patogeni, che però normalmente non sono presenti nell’intestino di quel paziente ad indurre uno squilibrio acuto (disbiosi) che può esitare nella diarrea, con un processo del tutto simile a ciò che avviene quando è un batterio patogeno ad entrare nel tratto gastrointestinale.

La prevenzione

La diarrea del viaggiatore è facilmente prevenibile con alcune semplici norme comportamentali:

  • Evitare di bere acqua del rubinetto, sia con l’intento di dissetarsi che accidentalmente (ad esempio durante una doccia oppure attraverso l’utilizzo di cubetti di ghiaccio all’interno di bibite)
  • Utilizzare l’acqua imbottigliata per dissetarsi, ma anche per lavare la frutta e la verdura, che in mancanza di questa possibilità andrà sbucciata. Allo stesso modo, va utilizzata l’acqua imbottigliata anche per lavarsi i denti
  • Evitare di mangiare alimenti crudi o poco cotti, specialmente se acquistati in un contesto di street food

Purtroppo non esiste un vaccino efficace nel prevenire la diarrea del viaggiatore, per il semplice fatto che non è legata ad un unico agente patogeno.

La terapia

La terapia della diarrea del viaggiatore dipende ovviamente dalla causa del problema. 

Se il paziente è affetto da una diarrea indotta da batteri patogeni come ad esempio le specie di Salmonella Shigella, è utile una terapia antibiotica, previa consulto con un medico, meglio se specialista in gastroenterologia. Allo stesso modo, le diarree da protozoi trovano beneficio da trattamenti antiparassitari specifici. 

I pazienti particolarmente a rischio per il decorso della diarrea del viaggiatore sono ovviamente i pazienti immunodepressi, in cui il sistema immunitario non è in grado da solo di fronteggiare l’infezione.  D’altra parte, va rimarcato che la stragrande maggioranza delle forme di diarrea del viaggiatore, anche se batteriche, ma soprattutto nelle forme virali, tendono a risolversi da sole grazie all’efficacia del sistema immunitario che elimina il microrganismo patogeno attraverso la diarrea stessa. Per questo motivo è importante non assumere (o assumere il meno possibile) farmaci anti-diarroici. Un altro aspetto molto importante è la reidratazione, che è particolarmente rilevante in caso di temperature ambientali più alte, ma che va sempre incoraggiata in tutti i casi di diarrea.

E’ inoltre importante ricordare che nelle persone predisposte non è raro che un episodio di diarrea del viaggiatore possa essere un trigger per lo sviluppo di una sindrome del colon irritabile, che perdurerà per diverse settimane dopo il viaggio e che frequentemente avrà necessità di un management gastroenterologico.

La diarrea del viaggiatore
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