Le malattie infiammatorie croniche intestinali (chiamate anche MICI o IBD, usando l’acronimo inglese) sono tipicamente la Malattia di Crohn e la Rettocolite ulcerosa.

Sono patologie croniche molto invalidanti che hanno nella cronicità il loro tratto distintivo: infatti, in entrambi i casi, è necessario mantenere una terapia di fondo (o meglio di “mantenimento”) per tutta la vita per prevenire il rischio di riacutizzazione. Solitamente insorgono nei giovani al di sotto dei 30-35 anni, ma dopo i 50 anni si ha un secondo picco di incidenza (con un quadro di malattia solitamente meno aggressiva).

La causa di queste malattie ad oggi è sconosciuta, ma si pensa che siano legate ad un’abnorme risposta immunitaria contro alcuni agenti microbici (virus, batteri o funghi) presenti all’interno del microbiota intestinale di alcuni soggetti predisposti, che induce il sistema immunitario a riconoscere poi come estranee alcune componenti normali del tubo digerente del soggetto colpito.

La malattia di Crohn può colpire tutto il tubo digerente dalla bocca all’ano, in modo continuo o segmentario, interessando tutta la parete del viscere interessato. La colite ulcerosa invece parte sempre dal retto e si estende lungo il colon non oltrepassando mai la valvola ileo-cecale, interessando solo la mucosa e la sottomucosa del colon e del retto.

Colite ulcerosa
Colite ulcerosa

Sintomi

Spesso i sintomi sono eclatanti, tipicamente la diarrea (anche 10 scariche al giorno) con sangue nelle feci, spesso rosso vivo, ma a volte anche mischiato con le feci che assumono quindi un colore scuro. Si associano solitamente sintomi più generici, come il dolore addominale, il malessere, la stanchezza (spesso legata ad anemia), la febbre… In altri casi i sintomi sono più sfumati, con un dolore addominale sordo che si presenta solo dopo alcuni pasti, il dimagrimento, la nausea, la mancata crescita nel bambino

Malattia di Crohn
Malattia di Crohn

Il parere del medico

Per questi motivi è fondamentale che in caso di sospetto diagnostico il paziente vada seguito da un medico esperto nel riconoscere e trattare queste malattie, spesso molto gravi nel loro decorso. Infatti, mentre la maggioranza dei pazienti risponde al trattamento anti-infiammatorio di prima linea, ci sono molti pazienti che sviluppano resistenza ai farmaci, e rischiano di andare incontro ad uno o più interventi di resezione intestinale chirurgica.

Negli ultimi anni stiamo osservando un grande progresso scientifico in queste due patologie, e sono in fase di sviluppo numerosissimi farmaci sperimentali che offriranno delle valide opzioni terapeutiche a questi pazienti. Nella mia pratica clinica in ospedale, seguo personalmente gli studi clinici di questi farmaci che sono indubbiamente il futuro per il trattamento delle MICI. Inoltre, la mancanza di dati certi sulle cause e sulla differente risposta ai farmaci attualmente in commercio sono argomento di grande interesse scientifico, e la mia attività di ricerca negli ultimi anni si è focalizzata e sta tutt’ora andando in questa direzione.

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