La diarrea è caratterizzata da un aumento della frequenza intestinale e/o dalla consistenza più liquida delle feci. Non è raro che con l’aumento della temperatura le persone possano sviluppare diarrea, senza un’apparente causa. Infatti, nella cultura popolare si dice che “col caldo arriva la diarrea”. Ma c’è una base scientifica o sono solo dicerie?

Più che il caldo, sono i repentini cambi di temperatura che possono indurre lo sviluppo di diarrea, perché passare velocemente dal freddo al caldo (e viceversa) è uno stress per il nostro organismo, che si deve riadattare alla nuova temperatura. Questo processo di adattamento può interferire con il sistema immunitario, attivandolo eccessivamente contro alcuni batteri normalmente presenti nella nostra flora batterica intestinale, con conseguente sviluppo di diarrea.

Il cambio di temperatura viene avvertito anche dai batteri residenti nel nostro intestino, che possono beneficiarne o esserne danneggiati, modificando essi stessi le loro concentrazioni. Queste variazioni nei pazienti con sindrome dell’intestino irritabile possono indurre lo sviluppo di diarrea o una riacutizzazione dei sintomi tipici di questa sindrome (dolore addominale, gonfiore ecc).

Le cause infettive

Fare il bagno al mare espone il nostro organismo al contatto con miliardi di microrganismi, che talvolta sono particolarmente virulenti o in concentrazioni molto elevate. L’inquinamento dei mari e delle spiagge in questo senso non è da sottovalutare.

Anche i viaggi all’estero, particolarmente in Paesi in via di sviluppo, aumenta notevolmente il rischio di diarrea infettiva. Infatti, le procedure per la disinfezione delle acque e per l’igiene pubblica sono meno rigorose rispetto a ciò che avviene nel nostro Paese. Inoltre, viaggiare in Paesi con alimentazione completamente diversa dalla nostra espone il nostro microbiota intestinale a elementi con cui non viene mai in contatto, e che quindi verranno digeriti con maggiore difficoltà.

Anche per chi non viaggia, l’alimentazione fuori casa è un’altra prerogativa dei mesi estivi, e anch’essa è più a rischio per lo sviluppo di diarrea infettiva. Infatti, nei giorni con le temperature più calde siamo più portati a consumare alimenti freschi, come frutta, insalatone, piatti freddi (che magari vengono preparati precedentemente e vengono conservati molte ore al caldo)… Questo tipo di alimenti è più a rischio per essere contaminato da batteri e/o parassiti che possono far sviluppare una diarrea acuta.

Il trattamento

Quasi sempre la diarrea si risolve da sola, senza necessità di assumere farmaci. Il consiglio più importante è un’abbondante idratazione, meglio se integrata con sali minerali (particolarmente di potassio, che è il minerale che viene maggiormente disperso in questi casi). Se non dovesse risolversi, è sempre utile un consulto gastroenterologico.

Quando col caldo arriva la diarrea
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