video capsula endoscopica

La video capsula endoscopica è una metodica non invasiva che consiste nell’ingestione di una capsula di circa 2 cm di lunghezza per 1 cm di diametro con due videocamere poste alle due estremità. In questo modo è possibile visualizzare e filmare le pareti del tubo digerente a 360° in modo assolutamente indolore. E’ collegata tramite degli elettrodi posti esternamente sulla cute dell’addome del paziente con un ricevitore esterno che può essere mantenuto all’altezza della cintura o anche in tasca, date le sue ridotte dimensioni. Nei rari casi in cui il paziente non sia in grado di deglutire le compresse, è possibile posizionarla mediante gastroscopia, eventualmente in sedazione.

Questo esame NON è una alternativa alla gastroscopia o alla colonscopia, dal momento la sua principale indicazione è la visualizzazione dell’intestino tenue, cioè della porzione che normalmente non è visibile con gli esami endoscopici tradizionali. Infatti, la gastroscopia normalmente si completa alla seconda porzione del duodeno, mentre la colonscopia deve essere condotta fino al cieco, e solo in alcuni casi selezionati si riesce a valutare la mucosa dell’ileo terminale (che è comunque solo la porzione più distale dell’intestino tenue). Spesso però l’esecuzione di questo esame permette di evitare l’esecuzione dell’enteroscopia, che, semplificando, altro non è che una colonscopia con un endoscopio più lungo e che quindi risulta particolarmente indaginosa.

Questo esame NON è una alternativa alla gastroscopia o alla colonscopia, dal momento la sua principale indicazione è la visualizzazione dell’intestino tenue, cioè della porzione che normalmente non è visibile con gli esami endoscopici tradizionali. Infatti, la gastroscopia normalmente si completa alla seconda porzione del duodeno, mentre la colonscopia deve essere condotta fino al cieco, e solo in alcuni casi selezionati si riesce a valutare la mucosa dell’ileo terminale (che è comunque solo la porzione più distale dell’intestino tenue). Spesso però l’esecuzione di questo esame permette di evitare l’esecuzione dell’enteroscopia, che, semplificando, altro non è che una colonscopia con un endoscopio più lungo e che quindi risulta particolarmente indaginosa.

Indicazioni

Si rende utile e/o necessario visualizzare l’intestino tenue in varie circostanze, ma le due principali indicazioni sono:

  1. L’anemia sideropenica (cioè legata a carenza di ferro), soprattutto se con ricerca sangue occulto positivo, senza che si siano riscontrate lesioni in grado di spiegarne la causa nella gastroscopia e nella colonscopia
  2. La malattia di Crohn in cui si sospetta un interessamento digiunale o ileale prossimale, non visualizzabile endoscopicamente.

E’ un esame che è assolutamente controindicato in caso di stenosi del tubo digerente, perché potrebbero impedire l’espulsione della capsula (che generalmente avviene dopo circa 12 ore dall’ingestione). A questo proposito, è fondamentale che i pazienti che si sottopongono a questo esame, ed in particolare quelli affetti da malattia di Crohn, eseguano una radiografia del transito gastrointestinale per verificare l’assoluta assenza di stenosi (che sono piuttosto frequenti nei pazienti con malattia di Crohn). 

Limiti e preparazione

Il principale limite di questo esame è invece l’assoluta impossibilità di raccogliere campioni istologici con delle biopsie, ed in generale di procedere ad una metodica operativa. Va quindi inteso come un esame diagnostico con finalità descrittive. A questo proposito, è opportuno ricordare che è necessaria una preparazione all’esame, al fine di svuotare completamente l’intestino, e particolarmente il tenue, da residui fecali massimizzando così la capacità diagnostica. Solitamente si utilizza la soluzione a base di polietilen glicole che viene suggerita prima dell’esecuzione della colonscopia, ma con volumi minori; è comunque utile segnalare che la preparazione va personalizzata, a seconda delle comorbidità del paziente e soprattutto a seconda dell’obiettivo dell’esame.

Utile inoltre sospendere farmaci che agiscano sulla motilità gastrointestinale, particolarmente quelli che possano ridurre le tempistiche di svuotamento gastrico, che rischierebbero di far permanere la capsula nello stomaco troppo a lungo. Gli integratori orali di ferro, così come gli antiacidi o il latte, non vanno assunti il giorno dell’esame perché inducono una colorazione del liquido che normalmente si trova nel tratto gastrointestinale che ostacolerebbe la visione della mucosa, rendendo così inutile l’esame. Per lo stesso motivo, è opportuno non mangiare né bere nelle 2 ore successive all’ingestione della capsula.

La video capsula endoscopica è un esame specialistico, che deve essere prescritto solo in casi selezionati, per cui è sempre opportuno che si proceda alla prenotazione di questo esame solo dopo avere valutato il rapporto rischio/beneficio con il proprio gastroenterologo di fiducia.

La video capsula endoscopica
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